martedì 18 dicembre 2012

INTERVISTA A ECHOTIME e GENGIS KHAN DOPO L'INVASION TOUR 2012 in REP. CECA, POLONIA, LITUANIA, LETTONIA, ESTONIA



1) Ciao ragazzi, allora veniamo subito al tour appena concluso, stavo guardando le date che avete fatto e noto che in 8 giorni avete letteralmente “invaso” (parafrasando il nome del tour) ben 5 paesi, suonando addirittura in due posti diversi lo stesso giorno…beh dato che io la data più lontana che ho fatto è a Imola (!!!) e non ne ho mai ravvicinate nemmeno 2 nell’arco delle 2 settimane consecutive, la domanda sorge spontanea (chi era quel fenomeno televisivo italiano che esordiva con questa frase??!! ) …SIETE STANCHI???
Filippo Martignano (ECHOTIME) :  Ciao Menx, innanzitutto grazie per l'interessamento! Siamo lieti di parlare di questa fantastica esperienza.
Stanchi ma felici, posso dire senza pensarci su un attimo che è un'esperienza che ogni musicista dovrebbe fare, tutta la fatica vale sicuramente le soddisfazioni e tutto l'apprezzamento che abbiamo riscontrato da parte dei nostri nuovi fan d'oltralpe.

Maurizio Lyon Leone (GENGIS KHAN): Beh direi di si..o meglio oggi siamo ancora un po’ stanchi ma già da domani saremmo potenzialmente già pronti a ripartire di nuovo..il palco è più che mai una droga! Del resto in passato coi Nasty Tendency io e frank Leone avevamo già sperimentato una tournè di ben 26 date con gli L.A. Guns tra uk e svezia

2) Fermo restando che sicuramente è stato difficile coprire le spese e che in tutti questi spostamenti repentini avete anche incontrato un clima (immagino in questa stagione) non proprio ospitale, non pensate che l’emozione di poter portare la propria musica all’estero ripaghi moralmente più di qualsiasi sacrificio materiale?

Filippo Martignano:  come già ho accennato nella risposta precendente, ribadisco senza esitazione che: SI, decisamente ne è valsa la pena.

Maurizio Lyon Leone: Assolutamente si! Ti dico lo rifarei non una ma cento altre volte..del resto abbiamo già altri tre tour europei preventivati,anzi forse anche di più ;-) un musicista che non prova l’esperienza di suonare all’estero per varie date secondo me si perde qualcosa di importante e imperdibile..che ti arricchisce musicalmente ma anche umanamente..e poi rinsalda l’affiatamento con la propria band..e poi a noi piace viaggiare e incontrare gente

3) Come mai il 12/12 vi siete spostati in Estonia da Riga per poi tornare a Riga nuovamente il giorno dopo, non sarebbe stato meglio riposarsi almeno un giorno, togliendo la data estone e magari passeggiando per le vie di Riga?? Immagino non abbiate avuto tanto tempo per accomodarvi e vedere i posti in cui stavate suonando

Filippo Martignano:  beh abbiamo avuto qualche day off in cui abbiamo potuto rilassarci (dopo svariate ore di viaggio...anche più di 10 a volte), quindi siamo riusciti tranquillamente a coprire tutte le tratte e, considerato che la data di Tartu in Estonia è stata una delle più soddisfacenti, credo proprio che, col senno di poi, sia stato meglio così.

Maurizio Lyon Leone: Avevamo un day off e l’abbiamo trascorso a Riga di ritorno dall’estonia per cui aveva senso anche logisticamente…in ogni caso non rinunceremmo mai ad una data live solo per fare una passeggiatina turistica…il rock’n’roll prima di tutto!!

4) Ricorderete questa esperienza più come crescita artistica individuale, come episodio di vita vissuta da raccontare, come fattore di maggiore affiatamento della band o come passo obbligato che qualsiasi musicista dovrebbe fare nella vita??

Filippo Martignano:  devo proprio scegliere una risposta? credo che tutto quello che tu abbia detto sia sacrosanto...abbiamo avuto modo di valorizzarci come singoli musicisti, come band nella sua totalità e come amici. Siamo tornati a casa con il cuore gonfio di emozioni, più affiatati e coesi di prima...e sì, non solo è un'esperienza che ogni musicista dovrebbe fare, ma è un'esperienza che ogni UOMO dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Non mi spavento a dire che, a parer mio, siamo cresciuti più in questi 10 giorni che nell'ultimo anno.

Maurizio Lyon Leone: Tutte e quante le cose da te elencate..decisamente

5) Quali differenze avete riscontrato col pubblico italiano??

Filippo Martignano:  differenze abissali. è stato allucinante suonare così lontano da casa, dove non hai nessun tipo di seguito e ritrovarsi con una folla che ti acclama e pur non conoscendo le linee nè i testi si improvvisa a CANTARE LE TUE CANZONI. Credo che la cosa che più ci ha colpito sia stato quando a Tartu (estonia) a fine concerto, il pubblico ci ha chiesto come si dicesse "thank you" in italiano...e ci siamo ritrovati davanti a decine di persone che intonavano in coro "GRAZIE ECHOTIME".
Inutile dire che in Italia tutto ciò sia fantascienza...abbiamo molto da imparare anche sotto questo punto di vista...

Maurizio Lyon Leone: Prima di tutto là nei locali le donne sono la maggioranza..non mi sembra una cosa da poco ahahha
Seriamente direi che l’approccio di quel pubblico è più istintivo e partecipe rispetto al nostro, nel senso che in tutte queste date per esempio il pubblico già dalla prima canzone era sotto il palco pur non conoscendo una nota del nostro repertorio..impensabile qui in italia purtroppo

6) Cosa vi sentite di consigliare alle band italiane che si cimentano in questo splendido ma non così diffuso genere musicale??

Filippo Martignano:  Non abbiate paura di tradurre in musica quello che avete nella testa e nel cuore. non fermatevi al panorama italiano, perchè ci sono luoghi in cui, se siete in grado di tradurre la vostra anima in musica, ci sono persone in grado di comprenderla e di apprezzarla.
Maurizio Lyon Leone: Suonare live soprattutto all’estero..più fatica forse ma decisamente maggiori soddisfazioni,specie in prospettiva futura
7) Cosa direste invece alle band italiane che, per prendere date nel nostro paese, mandano avanti solo tributi ai vari Vasco e Ligabue?? (eventualmente nel mio blog si può anche insultare e dire parolacce) e cosa direste a coloro che invece si cimentano (chi riesce) a fare da turnista mercenario spesso imbarcandosi in tour con artisti con cui farebbe personalmente a meno?? … non pensate che sporcherebbero la loro culla e che la musica deve rimanere incontaminata da scelte venali??

Maurizio Lyon Leone: Mah ormai sono stanco di ripetere sempre le stesse cose sulla situazione italiana..è così e non cambierà mai!..sono pessimista..per fortuna il mondo è grande e spostandosi un po’ e facendosi un po’ il culo on the road sono certo che qualcosa si può combinare..ma per molti musicisti fare delle rassicuranti seratine a 50 euro con qualche tribute band,vedere la gente divertirsi suonando le canzoni che NON hanno scritto loro e tornare a casina a dormire ogni notte nel proprio lettino è tutto quello che desiderano..buon per loro!

Filippo Martignano:  beh, noi sinceramente ci sentiamo parzialmente chiamati in causa avendo un passato quasi decennale ormai sotto forma di coverband ahah. Ovviamente non ci svendiamo come magari possono fare altri, ma comunque penso che il percorso della coverband sia molto fruttifero non solo dal punto di vista monetario (è anche grazie alle 60 date all'anno che facciamo che riusciamo a permetterci la produzione del disco e tutte le spese a cui dobbiamo far fronte), ma anche al punto di vista musicale...io personalmente suono da 2 anni con gli echotime (anche se sembrano 10 ahah) e aver fatto con loro più di 100 date mi ha fatto crescere molto come musicista, mi ha insegnato a stare sul palco e a far fronte a tutti gli inconveniente che possono succedere all'ultimo momento...e per questo li ringrazio molto...quindi non biasimo le coverband, non biasimo chi fa di tutto per suonare perchè ANCHE questo serve tanto ad ogni musicista...
Detto questo, non limitatevi ad essere la copia di qualcuno, tirate fuori quello che avete dentro e fatevi valere in ogni modo.
Ma soprattutto...SOSTENETEVI A VICENDA! è anche per colpa del fatto che non c'è sostegno tra le varie band che in Italia si combina qualcosa soltanto a fare le "marchette", facciamo valere il panorama musicale italiano... siamo tutti sotto la stessa barca!

Alex Kage (ECHOTIME): per me va bene tutto ciò che ha detto filo...vorrei solo aggiungere che io (personalmente alex Kage) ho cercato di approfondire la conoscenza politica e culturale di questi stati dove ancora la povertà la fa da padrona in molti casi...ma la cosa più entusiasmante è il patriottismo post regime comunista,e la voglia di continuare ad essere protagonisti sapendo che essendo all'estremità dell'europa le loro possibilità sono più limitate per ora ma che a confronto di noi mediterranei (ormai ci hanno pure superato in moltissime cose)...la coesione di ideali è fondamentale sia nella musica che nello stato in cui si vive...sentirsi dire che i parenti sono stati schiacciati sotto i carri armati dell'ex urss mi ha davvero fatto capire il xchè della loro fottuta e coinvolgente mentalità di ribellione e nazionalismo... grazie scusate l'uscita alla bono vox hahaa..ma ci tengo

Maurizio Lyon Leone: ooooh ma parla di gnokka piuttosto ahahha

Alex Kage: noooo parlo di politica al momento penso serva d più visto il mondo di merda nel quale viviamo
;-)

Maurizio Lyon Leone: eh allora parliamo di monti e berlusca ahi ahi







Un ultimo spazio per i saluti e siate gentili… perché l’intervista la posto su facebook e vi taggo pure ahaha ciao e grazie per la disponibilità!!



Filippo Martignano: Vogliamo salutare i gengis khan con cui abbiamo condiviso questo fantastico tour; i promoter che abbiamo conosciuto durante il nostro viaggio che sono stati gentilissimi e disponibilissimi, tutti coloro che ci hanno sostenuto pur non avendo idea di chi fossimo e semplicemente ascoltando la nostra musica.
Voglio dire un grossissimo GRAZIE a tutti voi che ci seguite e non smettete mai di darci la forza di continuare il nostro lungo viaggio.
Grazie infine a te menx, per l'intervista.
Ci vediamo presto ON STAGE!

Maurizio Lyon Leone: Grazie a te dello spazio e dell’attenzione…un caro saluto anche ai compagni di avventure degli ECHOTIME…presto sentirete ancora parlare dei GENGIS KHAN..l’invasione è appena iniziata…stay heavy!!


Alex Kage: grazie menx un abbraccio





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