giovedì 30 gennaio 2014

RECENSIONE CINEMATOGRAFICA: MORTUARY (OBITORIO) - 1983 - Regia: Howard Avedis



Se non fosse per la "americanità" di questo movie, per la quale talvolta pare di trovarsi di fronte a un telefilm di Bo & Luke, il resto della visione è condita con tutti i più succulenti ingredienti per un piatto gotico e ricco: sedute spiritiche, traumi adolescenziali, ipnosi da sonnambulismo, follia e psicosi di provenienza ancestrale (bimbi rinchiusi per punizione nell'obitorio dal padre becchino!!), travestimenti halloweeniani, musiche di Mozart e per finire ... la ciliegina sulla torta della necrofilia. Il tutto per dipingere un affascinante teatrino, un tragico sodalizio tra vivi e morti in cui spesso sono i primi a sfogare le proprie turbe mentali sugli ormai inoffensivi deceduti, tali da farli fungere da macabro ornamento del nostro vissuto in cerimoniose e grottesche invocazioni; bello a vedersi, seducente, atto a ricordarci con un tocco di arte contemporanea, di attraente fiction, quella che sarà la nostra comune fine. Bello. 

VOTO: 7,5

venerdì 17 gennaio 2014

RECENSIONE "SUSPIRIA" - Regia: DARIO ARGENTO (1977)





Le trame di Dario Argento si incrociano in un caleidoscopio di dettagli tutti fondamentali che, se seguiti con attenzione, costruiscono un mosaico perfetto nella mente dello spettatore fatto di incubi e di deliri ancestrali, spesso infantili e che costituiscono la materia grigia del genio argentiano. Se a ciò uniamo una fotografia assolutamente magica che ne enfatizza la claustrofobica ansia e musiche sopraffine ....il risultato è semplicemente il film più famoso del più grande regista thriller di tutti i tempi.


VOTO: 10 con infinite lodi a seguire.

Emmanuel Menchetti.