giovedì 12 marzo 2015

RECENSIONE CINEMATOGRAFICA: LA CASA CON LA SCALA NEL BUIO" - Lamberto Bava (1983)



Il connubio tra Lamberto Bava, Dario Argento e Michele Soavi nei magici anni '80 crea un'alchimia capace di proliferarsi a beneficio di tutti e tre i registi, fondendosi in uno stile unico che non ha eguali nella storia di questo genere di film. Le atmosfere, le riprese soggettive sugli angoli e gli oggetti, le musiche, la suspence ai massimi livelli, la trama intricata in un labirinto di tranelli che attirano lo spettatore verso sospetti fuorvianti riguardo alla figura dell'assassino, sono tutti aspetti magistralmente ereditati dal grande maestro di questo genere che è lo stesso Argento, con cui Lamberto ha collaborato nel film "Tenebre" dell'anno prima. Questo film ne sembra proprio una sua degna prosecuzione, l'atmosfera terrificante è la medesima, anche la villa in cui è girato il film sembra la stessa, una tipica villetta di periferia di architettura italiana degli anni '70, quadrata, spartana e con ampi spazi vuoti e poveri nell'arredamento, ma dove si possono annidare mostri assassini. Voto? 10 e lode, questo film è un must assoluto per gli adoratori del genere. Il resto è noia.

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