mercoledì 13 giugno 2012

MIA RECENSIONE MUSICALE: "LAMENTATIONS" (LIVE) OPETH (2004)

Gli Opeth sono un gruppo che richiede un ascolto paziente e attento, non ti rapisce subito con la facile vetrina dei soli super veloci o con il ritornello da coro che strizza l'occhio alla pietosa sotto-classifica degli altrimenti emarginati dal mercato, non colpisce l'occhio delle donnette senza cervello (che in quanto tali vanno solo abbandonate al loro triste destino) con un'immagine eccessivamente ridicola, non rimane facilmente canalizzabile o memorizzabile con la brevità o la semplicità della forma canzone; anzi con i loro frequenti cambi stile, la loro proverbiale prolissità esecutiva ma soprattutto con la loro arte di mischiare sapientemente il death al progressive più integerrimo ed intellettuale, ingravidato da sapienti tempi dispari e poliritmie di pregevole gusto e perizia, sono una band che vi accoglie inizialmente con diffidenza, ma se siete dei tipi tosti e riuscite ad entrare nei loro schemi, vi sanno regalare tante emozioni che io definirei privilegi; se invece siete solo degli sfigati questa non è certo roba per voi ma potete sempre consolarvi coi tormentoni estivi, sperando sempre che la tormenta vi porti via.

VOTO: 8
EMMANUEL MENCHETTI

1 commento:

  1. questa è la vera essenza del giornalismo, di quello gratuito che non deve vendere e che quindi INSULTA GRATUITAMENTE il lettore ahahahahahahahahahahahahahahahahhahahaah

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