martedì 21 febbraio 2012

EMMANUEL MENCHETTI: RECENSIONE CINEMATOGRAFICA - "OSCAR INSANGUINATO" DOUGLAS HICKOX (1973)

OSCAR INSANGUINATO


DOUGLAS HICKOX


(1973)




ENNESIMA PROVA D'ECCEZIONE PER IL SEMPRE MAGISTRALE VINCENT PRICE (COME SEMPRE MAGNIFICO E ALTISONANTE E' IL SUO DOPPIAGGIO NELLA NOSTRA FORTUNATA VERSIONE ITALIANA DI TUTTI I SUOI FILM) NEI PANNI DELL'AFFASCINANTE EDWARD LIONHEART OSSIA UN ATTORE DI TEATRO NOTO AL PUBBLICO PER LE SUE INTERPRETAZIONI DELLE TRAGEDIE DI SHAKESPEARE, IL QUALE, NON VEDENDO RICONOSCIUTO DAI CRITICI IL SUO TALENTO E LA BASE DELLA SUA PRESUNZIONE (NEGAZIONE ASSERITA PER IL TRAMITE DELL'ASSEGNAZIONE DI UN PREMIO AD UN INTERPRETE PIU' GIOVANE E, A SUO DIRE, INESPERTO), SIMULA IL SUO SUICIDIO DI FRONTE AGLI STESSI CRITICI RIUNITI ASSIEME, GETTANDOSI NELLE FREDDE ACQUE DEL TAMIGI. IN REALTA' IL SUO CORPO ANCORA VIVENTE (E MAI PIU' RITROVATO DALLA POLIZIA) VERRA' SCOPERTO DA UN GRUPPO DI ZINGARI BARBONI I QUALI, TOTALMENTE LOBOTOMIZZATI DALLA SUA ATTRAENTE TEATRALITA', CALAMITANTE PERSONALITA' E MALVAGIA ASTUTA E DIABOLICA, SARANNO INDOTTI A FUNGERE, CON L'AUSILIO DELLA STESSA FIGLIA DI LIONHEART, DA COMPLICI E, ALLO STESSO TEMPO, DA INDISCIPLINATO PUBBLICO (QUELLO CHE LUI AMAVA) ALL'ESECUZIONE MAGNILOQUENTE E SOLENNE DI TUTTI GLI OMICIDI CHE COMPIRA' NEI CONFRONTI DI OGNUNO DI QUEI CRITICI, PERPETRANDOLI CON LA MAESTRIA DELLE TRAGEDIE SANGUINARIE SHAKESPEARIANE DALLE QUALI PRENDE ISPIRAZIONE ADATTANDOLE AL SUO MACABRO SCOPO. E' ALLORA UN COMPENDIO DI TEATRALITA' OCCULTA E DECADENTE IL CUI DRAPPO SI SVESTE MOSTRANDO LA NUDITA' DEL MALE NELLA SUA FORMA PIU' ESTREMA, ACUTA E RACCAPRICCIANTE ATTRAVERSO LA FORMA PIU' MESCHINA DI UMILIAZIONE IN CUI SONO COSTRETTE A PASSARE LE VITTIME PRIMA DI SPIRARE COME MORTI DECAPITATI, AFFOGATI IN UNA BOTTE DI VINO, TRAFITTI EPICAMENTE, INGOZZATI DAL CIBO MISTO CONDITO CON TRANCI DI CARNE UMANA DEI PROPRI CARI, BRUTALMENTE SQUARTATI IN MODO COSI' ORRENDO DA SUSCITARE IN ME QUASI LA COMMOZIONE DI TROVARMI DI FRONTE ALL'APOGEO DELLA PERFIDIA. SI QUESTO FILM E' DAVVERO COMMOVENTE NELL'ESECRAZIONE DEL SUO MALE, SOLENNE NELL'ESTETICA DELL'OMICIDIO, CON UNA SCENEGGIATURA DI PRIMO PIANO SORRETTA DA ALCUNI MAGISTRALI MONOLOGHI PRESI IN PRESTITO PROPRIO DALLA TRAGEDIA DEL GENIO SHAKESPEARIANO. FOLLIA ANGLOSASSONE. UN'OPERA PER PALATI FINI.



MIO VOTO: 10 E LODE
EMMANUEL MENCHETTI (THE SIR OF DESOLATION)






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