Il film trasmesso ieri sera su la7 è molto ben realizzato, con interpreti molto talentuosi e credibili, e immerge lo spettatore in una sorta di mimetizzazione provocata da un film-documentario dove la fiction viene sapientemente miscelata alla visione di immagini originali dell'epoca. Nota negativa: il solito stile filo-americano di condurre le narrazioni sottolineando il carattere di codardia di Benito Mussolini (anche se oggettivamente si focalizza sull'ultimo capitolo della sua vita e non certo quello glorioso della sua ascesa al potere) piuttosto che altro e lo fa in un modo malizioso da darmi l'impressione di voler volutamente raffreddare gli entusiasmi di certe nostalgie presenti ancora nel nostro paese. Del resto il discorso è sempre quello ossia che la storia la scrivono sempre e solo i vincitori, o meglio, nel caso specifico, chi aveva semplicemente deciso di non perdere quando cambiarono le acque e noi adesso, pur saggi telespettatori, ci dobbiamo sorbire la solita interpretazione travisata di chi è incapace di narrare senza trasmettere la propria soggezione al potere mediatico dei più forti. Per il resto, ottimo film ma quando si narrano fatti storici, l'attenzione su quella che è l'interpretazione soggettiva che l'autore dà di essi diventa inevitabile ai fini del mio giudizio. Si tratterà di una deformazione personale.
VOTO: 7,5
Emmanuel Menchetti
Nessun commento:
Posta un commento