MIA RECENSIONE CINEMATOGRAFICA:
MACABRO
LAMBERTO BAVA
(1980)
SPESSO I FIGLI D’ARTE, SONO ESSI STESSI ARTISTI, EREDITANDO LA FASCINAZIONE PER CIO’ CHE E’ AMMIREVOLE E SEGUENDO COSI’ IL NATURALE DECORSO GENETICO DI CHI HA SANGUE BLU PER IL CINEMA. E’ QUESTO L’ESEMPIO CHE CALZA COME UN CAPPELLO NUOVO PER IL FIGLIO DEL MAESTRO DEL THRILLER MARIO BAVA CHE, IN QUESTO SUO PRIMO ESPERIMENTO CON IL CINEMA DI CUI FIRMA UNICAMENTE LA REGIA , DIRIGE UN LUMINESCENTE GIOIELLO CHE SI INNALZA A CULT MOVIE ASSOLUTO PER TUTTI GLI AMANTI DI CIO’ CHE E’ PERVERSIONE, FETICISMO, ONANISMO E DI TUTTO CIO’ CHE E’, PARAFRASANDO LO STESSO TITOLO DELLA PELLICOLA, “MACABRO” APPUNTO. QUESTO SPLENDIDO FILM TRATTA IN MODO MOLTO APPROFONDITO ED ESTREMAMENTE AFFASCINANTE E INTRIGANTE IL MISTERIOSO TEMA DELLA FOLLIA NELLE SUE PIU’ SFACCIATE E SPINTE FORME, NELLE SUE MOLTEPLICI ESPRESSIONI SESSUALI E ATTITUDINALI CON UN PIGLIO SQUISITAMENTE GOTICO E TINTO DI FASCINAZIONE PER IL GROTTESCO. IL TALENTO PER IL CINEMA NOIR DEL GIOVANE LAMBERTO E’ SIN DA QUESTO ESORDIO MOLTO EVIDENTE E QUESTO FILM VERRA’ APPREZZATO ANCHE DAL PADRE, NUME TUTELARE DEL GOTICO E DEL NOIR, POCO PRIMA DI MORIRE E LASCIARE LE REDINI AL LUPACCHIOTTO DEL MALE LE CUI TRAME ORRORIFICHE E IL CUI POTERE IMMAGINATIVO PER L’OCCULTO PUO’ ORMAI SEGUIRE I SUOI SENTIERI DI MORTE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE. LA VITA DI LAMBERTO SARA’ SPESSO FRASTAGLIATA E CONCEPITA INGIUSTAMENTE SOLO NELL’OMBRA DELLE COLLABORAZIONI COL PIU’ NOTO ARGENTO MA E’ IN QUESTA PELLICOLA CHE POSSIAMO, NOI VAMPIRI E POTENZIALI KILLER SERIALI INNAMORATI DEL MACABRO, AMMIRARE TUTTO IL SUO VERO TALENTO E GODERNE GLI EFFETTI INEBRIANTI. JANE BAKER E’ UNA DONNA MOLTO ECLETTICA E FOLLE, BOHEMIEN E SCAPESTRATA, MADRE DI DUE BAMBINI MA ANCHE AMANTE DI UN ALTRO UOMO (FRED) E, PER QUESTO, NON POI COSI’ DISSIMILE DALLE DONNE ORDINARIE DELLA MONOTONA VITA REALE DA CUI NOI CINEFILI RIFUGGIAMO PER ESSERE ACCOLTI NEL MAGGIORMENTE ATTRAENTE MONDO DELLA FICTION. A CAUSA DELLE PROLUNGATE ASSENZE NEI CONFRONTI DELLA FAMIGLIA E DEL MARITO DA CUI HA ORMAI DIVORZIATO, MANCANZE E OMISSIONI FAMILIARI COLMATE DALLA PRESENZA DELL’AMANTE, LA FIGLIOLETTA LUCY , PER TORTURARE LA MADRE COI SENSI DI COLPA PER IL SUO TRADIMENTO, AFFOGA NELLA VASCA DA BAGNO IL FRATELLINO MINORE PER POI CHIAMARLA FACENDOLE CREDERE CHE IL FANCIULLO SIA AFFOGATO DA SOLO PER INSEGUIRE LA BARCHETTA CHE GALLEGGIAVA. JANE, PRESA DAL RIMORSO DI NON AVER CURATO LA FAMIGLIA E AVER LASCIATI SOLI I BAMBINI PICCOLI GRIDA ALL’AMANTE DI CORRERE CON LA MACCHINA VERSO CASA MA, DURANTE IL TRAGITTO, L’AUTO SBANDA E FRED VIENE DECAPITATO DALLA LAMIERA DI UN GUARD RAIL CHE PENETRA DAL PARABREZZA. LA TESTA DI FRED SCOMPARE E SEMBRA ESSERE CADUTA GIU’ DALLA SCARPATA MA IN REALTA’ E’ PROPRIO LA FOLLE DONNA A IMPOSSESSARSENE PER CONSERVARLA IN UN FREEZER NELLA CASA IN CUI ANDRA’ A VIVERE (ASSIEME AD UN INSERVIENTE CIECO DI NOME ROBERT) E NELLA QUALE INIZIARONO GLI INCONTRI CLANDESTINI E ADULTERI CON FRED. IL CIECO COMINCIA A INNAMORARSI DELLA SUA SUADENTE VOCE E A FOCALIZZARE LE SUE SOLE ATTENZIONI AUDITIVE SU DI LEI. SI ACCORGE ALLORA DI STRANI E PROVOCANTI GEMITI LA NOTTE IN CUI LA DONNA , SCONVOLTA DALL’ECCITAMENTO SESSUALE, SEMBRA PRONUNCIARE PROPRIO IL NOME DI FRED. ROBERT, ORMAI INNAMORATO DELLA DONNA, SOSPETTANDO CHE LA STESSA SI INCONTRI CON UN NUOVO AMANTE, METTE UNA FUNE NELLA PORTA D’INGRESSO SECONDARIO PER VERIFICARE CHE QUALCHE INTRUSO NON CI INCIAMPI. LA NOTTE MEDESIMA PERO’ SENTE ANCORA I GEMITI DELLA DONNA E IL GIORNO DOPO S’ACCORGE CHE LA FUNE NON E’ STATA SPOSTATA E DI QUI NASCE IL SOSPETTO CHE JANE ADOTTI SOLITARI INCONTRI ONANISTICI DI MASTURBAZIONE CON AMANTI IMMAGINARI PARTORITI DALLA SUA DELIRANTE FOLLIA. LA PIU ’ MACABRA SCOPERTA SARA’ PERO’ PROPRIO LA TESTA DI UN UOMO NELLA CELLA OPPORTUNAMENTE CHIUSA CON UN LUCCHETTO DEL CONGELATORE. ROBERT COMUNICA L’ACCADUTO ALL’EX MARITO DELLA DONNA, LA CUI TELEFONATA VIENE UDITA ANCHE DALLA PICCOLA LUCY LA QUALE , CREDENDO IN UNA SCENATA DI GELOSIA DEL CIECO, SI RECA A CASA DELLO STESSO INSERVIENTE PER CONVINCERLO A LASCIARE IN PACE IL PADRE E LA QUIETE FAMILIARE. ROBERT MOSTRA ALLORA ALLA BAMBINA LA TESTA DI FRED NEL FRIGO E IL LOBO DEL SUO ORECCHIO CON L’ORECCHINO RIMASTO ANCORA ATTACCATO IN UN CASSETTO. LA BAMBINA , TERRORIZZATA E SCHIFITA, GIOCA ALLORA UNO SCHERZO GROTTESCO ALLA MADRE SERVENDOLE L’ORECCHIO MOZZATO DI FRED NEL BRODO PER FARLE CAPIRE DI ESSERE A CONOSCENZA DELLE SUE PERVERSIONI NECROFILE. IN UN LITIGIO CON LA MADRE LA FIGLIA LE CONFESSA ANCHE DI ESSERE STATA LEI AD AVER UCCISO IL FRATELLINO PERCHE’ TANTO LO STATO MENTALE DELLA MADRE LE FAREBBE PERDERE CREDIBILITA’ COME TESTIMONE E JANE, SCONVOLTA, AFFOGA LA BAMBINA IN UNA VASCA E SCARAVENTA GIU’ PER LE SCALE ROBERT. L’INSERVIENTE PERO’, RIESCE A UCCIDERE LA FOLLE DONNA E, AVVICINANDOSI AL LETTO DELLE PRATICHE RITUALI NECROFILE, VIENE MORSO PROPRIO DALLA TESTA MOZZATA DI FRED POGGIATA MACABRAMENTE SU DEI CUSCINI A SIMULARNE IL CORPO. DI QUI IL MESSAGGIO DEL REGISTA ATTO A COMUNICARCI CHE LA DONNA , NELLA SUA PRATICA MASTURBATORIA, VENIVA ANCHE AVVOLTA DALLO SPIRITO DEL DEFUNTO OLTRE CHE MOLESTATA DAL SUO CORPO IMMAGINARIO, PRIVATO DELLA TESTA. UN AUTENTICO MAUSOLEO, UN’OPERA CINEMATOGRAFICA DIRETTA COME INNO ALLA PERVERSIONE, ALL’ESTREMISMO SESSUALE IN UN MATRIMONIO AZZECCATISSIMO TRA EROTISMO E ESOTERISMO NEL FILO CONDUTTORE DELLA NECROFILIA. CAPOLAVORO IMPERDIBILE.
VOTO: 9
EMMANUEL MENCHETTI (THE SIR OF DESOLATION)
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