MIA RECENSIONE CINEMATOGRAFICA:
“PARANORMAL ACTIVITY 2”
TOD WILLIAMS
(91 MIN.)
(2010)
SULLA SCIA DEI REALITY CHE, NEL CORSO DI TUTTO IL PRIMO DECENNIO DEI 2000, A PARTIRE DAL FORMAT DEL BIG BROTHER DISTRIBUITO, AHINOI, IN TUTTO IL MONDO CON LA CAROVANATA DI DEMENTI E ESSERI SENZA ARTE NE’ TANTO MENO PARTE, LASCIATI NELLA CASE IN GESTI DI IMPROBABILE ESIBIZIONISMO DI FRONTE A TELECAMERE CURIOSE E FRUSTRATE PER REGALARCI BANALITA’ ATROCI, DISTRIBUENDOLE NELLE RABBUIATE CASE DEL POPOLO ALTRIMENTI ANNOIATO, PER POI PASSARE ALLA CASA DEGLI OSBOURNE DOVE ANCHE UNA STAR DEL ROCK DURO CI MOSTRA LA TEDIOSITA ’ DELLA SUA VITA FAMIGLIARE PER QUANTO OPPORTUNAMENTE ARTEFATTA E AI VARI TALENT SHOW CHE DI TALENTUOSO NON HANNO ALTRO CHE LA FANTASIA DI FAR PASSARE DA CONSUMATI ARTISTI ANCHE PERSONAGGI CHE DI ARTISTICO NON HANNO NEMMENO LA PRESENZA SU UN PALCO, SI ARRIVA A INFESTARE CON QUESTA NUOVA FILOSOFIA DELLA CINEPRESA, INEVITABILMENTE ANCHE LE PELLICOLE DEL CINEMA CON LA PICCOLA SAGA DEI 3 PARANORMAL ACTIVITY. LA CULTURA DEL MINIMALISMO, DELLA RIPRESA AMATORIALE, DELL’OBIETTIVO FISSO SULLA PERSONA CHE NULLA HA DI PIU’ NORMALE DELLO STESSO SPETTATORE, ESPLODE DALL’INIZIO DEL NUOVO MILLENNIO PROPRIO PER CONTRAPPORSI ALLE SPERIMENTAZIONI DEGLI ANNI ’70, I BAROCCHISMI PACCHIANI DEGLI ANNI ’80 E LE ESAGERAZIONI SCENICHE ED EFFETTISTICHE A BUDGET ILLIMITATO DEGLI ANNI ’90. ECCO ALLORA UN FILM A BASSISSIMO COSTO, CON UNA REMUNERAZIONE INIZIALMENTE BASSA (POI, VISTI GLI INCASSI ENORMI, RIAGGIUSTATA) PURE PER GLI ATTORI, SFRUTTANDO INQUADRATURE QUASI ESCLUSIVAMENTE SOGGETTIVE STILE DOCUMENTARIO E CON TELECAMERE SPESSO FISSE SUGLI AMBIENTI. QUI LA FOTOGRAFIA ENTRA PIU’ NELLA SOGGETTIVITA’ DEI PERSONAGGI E NELL’EPICENTRO DELLA STORIA E SMETTE DI ESSERE UNA SORTA DI DIO INTOCCABILE SOPRA LE PARTI CHE DEBBA RIPRENDERE UN CHISSA’ COSA DI SPETTACOLARE E FANTASIOSO. MA VENIAMO BREVEMENTE ALLA STORIA. LA PELLICOLA NARRA DI UNA FAMIGLIA AMERICANA, I CONIUGI KRISTY E DANIEL REY, CHE, INSIEME ALL’ADOLESCENTE ALI, FIGLIA DI DANIEL DA UN PRECEDENTE MATRIMONIO, E IL NEONATO HUNTER, SI INSEDIANO IN UNA NUOVA CASA DOVE PERO’ SIN DA SUBITO, COMINCIANO AD ACCADERE STRANEZZE DI OGNI TIPO. INIZIALMENTE LA FAMIGLIA SUBISCE UN VERO E PROPRIO ATTO DI APPARENTE VANDALISMO DOVE LA CASA VIENE MESSA SOTTOSOPRA SENZA PERO’ CHE, STRANAMENTE, VENGA RUBATO ALCUNCHE’. I GIOIELLI E LE COSE PIU’ PREZIOSE RIMANGONO ILLIBATE E L’AMBIGUITA’ DELL’EVENTO SPINGE DANIEL E CONSORTE A FISSARE DELLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA SPARGENDOLE IN OGNI ANGOLO DELLA CASA PER RIPRENDERE TUTTO CIO’ CHE VI AVVIENE. GLI STESSI OBIETTIVI PERO’ COMINCIANO AD IMMORTALARE AVVENIMENTI INSOLITI ED INSPIEGABILI CHE AVVENGONO NELLA CASA COME PORTE CHE SI CHIUDONO DA SOLE, MACCHINA PER PULIRE LA PISCINA CHE CAMMINA DA SOLA USCENDO DALL’ACQUA E QUANT’ALTRO. LA TATA MESSICANA CHE DIMORA CON LORO, ALLARMATA DAI FATTI, COMPIE UN RITO MAGICO ACCENDENDO DEGLI INCENSI FINALIZZATI A CACCIARE LA PRESENZA DI DEMONI MALVAGI MA, PER QUESTO, VIENE LICENZIATA DA DANIEL, ANCORA SCETTICO SU CERTE CREDENZE. UNA SERA ALI, LASCIATA SOLA INSIEME AD HUNTER, RICEVE IN CASA IL FIDANZATO CON CUI DECIDE DI UTILIZZARE UNA TAVOLETTA OUIJA PER FARE DELLE RICHIESTE ALLO SPIRITO, IL QUALE SEMBRA RISPONDERE CON LE LETTERE “H U N T …” ALLA DOMANDA INDIRIZZATAGLI A SAPERE COSA VOLESSE. LA RISPOSTA VIENE INTERROTTA DALLA ADOLESCENTE CHE ACCUSA IL RAGAZZO DI MUOVERE LA TAVOLETTA VERSO LE LETTERE IVI INCISE. LA SERA STESSA , DOPO LA DIPARTITA DEL FIDANZATO, ALI SENTE BUSSARE ALLA PORTA E CREDENDO CHE FOSSE LUI CHE AVESSE DIMENTICATO QUALCOSA GLI APRE, ESCE DALLA PORTA E SUCCESSIVAMENTE QUESTA SI CHIUDE LASCIANDOLA FUORI. LE TELECAMERE RIPRENDONO TUTTO MA QUANDO IL PADRE LE VISIONA LICENZIA L’AVVENIMENTO CON UN BANALE MA IMPROBABILE SPIFFERO D’ARIA. LA RAGAZZA ORMAI INVASATA E CONVINTA DEGLI EVENTI SOPRANNATURALI CHE STANNO SCONVOLGENDO LA LORO VITA FAMILIARE, FA UNA RICERCA SU INTERNET E SCOPRE CHE CHI FA UN PATTO CON UN DEMONE PER OTTENERE RICCHEZZA, DOVRA’ CONSEGNARGLI IL PRIMO FIGLIO MASCHIO NATO E IL NEONATO HUNTER E’ PROPRIO IL PRIMO MASCHIO NATO NELLA FAMIGLIA DI KRISTI E LA SORELLA KATIE DAGLI ANNI ’30. GLI EVENTI PRESTO DEGENERANO E COMINCIANO A NAUFRAGARE NEL VERO E PROPRIO SOPRANNATURALE E LE TELECAMERE RIPOSTE IN TUTTA LA CASA IMMORTALANO KRISTI PRESA E TRASCINATA LETTERALMENTE PER I PIEDI DA UN’ENTITA INVISIBILE PER LE SCALE IN UNA SERA IN CUI VIENE LASCIATA SOLA DAL RESTO DELLA FAMIGLIA, ACCORSA DAL VETERINARIO PER UN INSOLITO ED INSPIEGABILE MALANNO DEL CANE. DANIEL, VISIONATA LA REGISTRAZIONE , RICHIAMA LA BAMBINAIA MESSICANA PER ESORCIZZARE KRISTI, NELLA CUI COSCIA ORA COMPARE ANCHE IL MISTERIOSO SEGNO DI UN MORSO, E TRASFERIRE LA POSSESSIONE DEL DEMONE SULLA SORELLA KATIE. QUEST’ULTIMA COMINCIA A NOTARE STRANI AVVENIMENTI ORA A CASA SUA. IL FILM FINISCE CON LA PRESENZA DEMONIACA PROPRIO DELLA SORELLA KATIE CHE UCCIDE DANIEL SPEZZANDOGLI IL COLLO PER POI SCAGLIARE KRISTI CONTRO LA TELECAMERA. LE RIPRESE AMATORIALI E REALISTICHE DI QUESTO FILM (NOTARE ANCHE IL MINUTAGGIO IN BASSO A DESTRA TIPICO DELLE RIPRESE FATTE IN FORMATO DILETTANTISTICO NON PROFESSIONALE) RENDONO LE IMMAGINI PIU’ VERE, DISSOLVENDO IL GAP CHE ESISTE TRA LA VITA REALE E LA FICTION E SOPRATTUTTO IL DISLIVELLO CHE SUSSITEREBBE IN UNA STORIA DI QUESTO TIPO, CONSENTENDO ALLO SPETTATORE DI COINVOLGERSI MAGGIORMENTE NELLA VICENDA E NEL VIVO DELLA SCENA. PERSONALMENTE HO VISSUTO DEI BRIVIDI SPECIALMENTE NELLA FASE FINALE. LE PARTICOLARI E RIVOLUZIONARIE RIPRESE DEL FILM, MAGGIORMENTE REALISTICHE, DONANO ALL'OPERA IL PREZIOSO VANTAGGIO DELL'ORIGINALITA' PURE A FRONTE DI UNA TRAMA PREVEDIBILE, GIA' INFLAZIONATA DALLA CARRELLATA DI CASE INFESTATE CHE HANNO, A LORO VOLTA, INVASO L'IMMAGINARIO HORROR DI TUTTI GLI ANNI '80 E OLTRE RENDENDO IL MISTERIOSO E IL RACCAPRICCIANTE PARADOSSALMENTE PIU' REALISTICO E QUOTIDIANO ED E' QUESTO L'EFFETTO SU CUI GIOCA L'INTERA PELLICOLA. I BASSI COSTI DELLA REALIZZAZIONE SI SONO RIVELATI IN QUESTO SENSO COME UN VALORE AGGIUNTO DEL FILM A LIVELLO SCENICO OLTRE CHE COME RITORNO ECONOMICO, PAGANDO PERO’ IL DAZIO DI RENDERE LA PELLICOLA LENTA E NOIOSA PER I PRIMI TRE QUARTI D’ORA DOVE, TRA L’ALTRO, NON ACCADE QUASI NULLA SE NON QUALCHE EVENTO CHE POTREBBE ANCORA RIENTRARE NELLE PREVEDIBILI FANTASIE DEL “NORMALE”. LE INQUADRATURE QUASI ESCLUSIVAMENTE SOGGETTIVE, SE NON PER LA SEZIONE DELEGATA ALLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA, CHE COMUNQUE FANNO LA LORO PARTE NEL COPIONE DEL FILM, HANNO PERO’ UN EFFETTO STRAVOLGENTE SULLO SPETTATORE RENDENDOLO PARTE INTEGRANTE DELLA SCENA E RIVOLUZIONANDO, CON UN SEMPLICE ARTIFIZIO, LA DIREZIONE DI UN FILM. ENNESIMA CONFERMA CHE NON E’ IL BUDGET COLOSSALE A RENDERE UNA PELLICOLA SCENOGRAFICAMENTE ACCATTIVANTE.
VOTO: 7
EMMANUEL MENCHETTI (THE SIR OF DESOLATION)
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